Elementi geometrici essenziali ed archetipi descrivono una lampada da tavolo che risulta essere quasi astratta, bidimensionale, tanto da sembrare una illustrazione presa da un libro di geometria: un cilindro, che nasconde la sorgente luminosa, interseca un piano inclinato che diventerà stabile punto di appoggio dell’apparecchio generando una forma solida, capace di mutare al variare del punto di vista di chi la osserva tanto da essere fruibile sia da un lato che dall’altro.
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